Biografia
Rosalba Nattero è musicista, giornalista, scrittrice, speaker radiotelevisiva e attivista per i diritti degli animali.
È voce solista, compositrice e fondatrice del gruppo di musica keltic-rock LabGraal, uno dei principali gruppi di musica celtica italiani, con cui ha realizzato 8 album e un singolo.
Nel 2019 ha subìto una grave perdita con la scomparsa di Giancarlo Barbadoro, suo partner di vita e di lavoro, tuttavia Nattero ha deciso di continuare nel percorso iniziato con Giancarlo e di portare avanti il sogno che era alla base della loro attività, ossia dare un contributo per un mondo migliore basato sulla pace e sul rispetto per la Natura e per tutte le specie.
L’impegno umanitario nei confronti delle fasce deboli la porta a realizzare numerose iniziative di solidarietà rivolte alla difesa dei Popoli indigeni, all'aiuto ai disabili, alle iniziative per la Pace, e soprattutto alla difesa dei diritti degli animali a cui si dedica appassionatamente.
Ha fondato "SOS Gaia", una associazione di volontariato che si dedica all’aiuto agli animali in difficoltà e alla divulgazione di una cultura animalista basata sull’ecospiritualità.
L’incontro con il ricercatore, poeta e musicista Giancarlo Barbadoro e il comune interesse per il mito del Graal hanno determinato una svolta per la sua vita. Insieme a Barbadoro ha intrapreso una serie di attività tutte tese a dare un contributo per un mondo migliore, fino al 2019, anno della sua scomparsa.
Impegnata attivamente nella difesa dei diritti dei Popoli indigeni, è delegata ONU in veste di rappresentante di cinque organizzazioni indigene e autoctone di vari continenti, ed è l’attuale presidente della Ecospirituality Foundation, organizzazione in stato consultivo con le Nazioni Unite..
Ha condotto dal 2003 al 2019 insieme a Giancarlo Barbadoro il programma "Nel Segno del Graal" su Radio Flash, storica emittente piemontese, e dal 2014 conduce il programma televisivo "SOS Gaia, il pianeta vivo" sull’emittente Rete 7 e SKY, dedicato all’animalismo e all’ambiente.
E’ direttore artistico di Radio Dreamland, una web radio nata da un’idea di Giancarlo Barbadoro che si occupa di ecospiritualità, antispecismo e scienze d’avanguardia.
Il suo grande interesse per la cultura celtica e le antiche tradizioni sciamaniche la portano a viaggiare per il mondo a contatto con le culture autoctone del pianeta, da cui trae continui spunti per le sue ricerche, che riversa nella sua attività di musicista e di scrittrice.
È impegnata nella divulgazione dell’antica disciplina della "Kemò-vad", la meditazione dinamica di origini druidiche definita anche "L’Arte del Gesto". In questo ambito è promotrice del TeatroForum Nemeton ispirato al Teatro Sciamanico.
Ha scritto numerosi saggi sulle tradizioni celtiche, sul potere dei cristalli e sul suo rapporto con gli animali. Scrive per varie riviste ed è direttore della rivista online Shan Newspaper.
La musica
Voce solista, compositrice, arrangiatrice, ha fondato insieme a Giancarlo Barbadoro il LabGraal, gruppo di musica keltic-rock che è stato definito "il gruppo-ambasciatore in Italia delle sonorità celtiche".
Ricercatrice, oltre che interprete, di musica dell’antico folklore popolare, si è formata musicalmente a contatto con i luoghi che maggiormente l'hanno ispirata in campo artistico, Scozia, Irlanda, Bretagna, suonando nei Ceilidh irlandesi e scozzesi e nei Fest-Noz bretoni insieme a musicisti autoctoni. Il suo personalissimo stile vocale deriva soprattutto dai suoi contatti con le comunità druidiche della Bretagna con le quali, insieme a Giancarlo Barbadoro, ha avuto un rapporto continuativo: è grazie infatti a questi contatti che sviluppa un particolare modo di usare la sua voce, che lei considera, al pari di uno strumento musicale, come un mezzo per entrare in sintonia con l’intima essenza della Natura.
La fondazione del LabGraal è avvenuta a Londra nel 1988. L’ensemble ha trovato il suo assetto definitivo quando intorno a Nattero e Barbadoro si sono raccolti Luca Colarelli, chitarra e cornamusa, Andrea Lesmo, bouzuki e tastiere, e Gianluca Roggero, percussioni.
I comuni interessi dei componenti in campo sia musicale che culturale li porta a girare per il mondo a contatto con le culture tribali del pianeta, dove attingono per la loro ricerca musicale e dove si formano musicalmente con musicisti e gruppi di varie etnie.
Con gli altri membri del gruppo si reca periodicamente nei paesi celtici che ispirano la sua ricerca, dove, attraverso il contatto con le tradizioni locali, trae continui spunti per nuovi percorsi musicali.
Tra il 1994 e il 2000 regista con il LabGraal i primi tre CD, "In The Stone Circle", "Samain" e "Northern Wind" che contengono sonorità celtiche reinterpretate secondo il personale stile del gruppo.
L’impegno umanitario di Rosalba Nattero nei confronti delle fasce deboli la porta a realizzare insieme al LabGraal numerose iniziative di solidarietà rivolte alla difesa dei diritti degli animali e alla salvaguardia delle terre sacre e delle tradizioni dei Popoli indigeni.
Impegnata attivamente nella difesa di Mount Graham, la montagna sacra degli Apache San Carlos, partecipa alla Commissione per i Diritti Umani all’ONU di Ginevra e realizza insieme al musicista pellerossa Daniel Zapata un cd singolo a favore della Apache Survival Coalition di cui Rosalba Nattero è portavoce.
Alla fine del 2002 esce il CD "Sacred Land" dedicato a Mount Graham e a tutte le terre sacre dei Nativi.
Con il musicista aborigeno australiano Jida Murray-Gulpilil Rosalba Nattero inizia in Australia nel 2005 una proficua collaborazione musicale e culturale che sfocia nell'album Dreaming registrato a Melbourne e in una serie di iniziative per la difesa delle tradizioni aborigene.
Nell’agosto del 2006 partecipa con il LabGraal al prestigioso Fest-Noz di Carnac, mentre nel dicembre dello stesso anno si esibisce con il suo gruppo al Medals Plaza di Torino, davanti a più di 9000 persone, in occasione delle Olimpiadi Invernali 2006. L’anno dopo il LabGraal inaugura i concerti delle Universiadi di Torino 2007. In seguito il LabGraal verrà invitato a partecipare ancora molte volte al Fest-Noz di Carnac, unico gruppo non bretone.
Rosalba Nattero insieme al suo gruppo e ad altri artisti (musicisti, registi, poeti, pittori) è anche promotrice di un nuovo movimento culturale denominato "Nel Segno del Graal" che ha come obiettivo la riscoperta e la salvaguardia delle tradizioni celtiche.
Il suo impegno è rivolto anche al teatro, ambito in cui, in collaborazione con il regista Stefano Milla, Rosalba Nattero e il suo gruppo realizzano spettacoli musicali-teatrali ispirati alle grandi saghe celtiche.
Sempre sotto la regia di Stefano Milla, nel 2007 Nattero è la protagonista femminile del film "Shan, il cuore antico dei Popoli naturali", un lungometraggio destinato alle sale nazionali ed estere. Il film, interpretato dai cinque musicisti del LabGraal, racconta la realtà invisibile dei Popoli naturali attraverso le esperienze di Nattero e Barbadoro a contatto con le comunità autoctone del pianeta. Il film è realizzato con l’incoraggiamento dell’ONU, Alto Commissariato per i Diritti Umani, e patrocinato da Film Commission, Istituto Italiano di Cultura di Melbourne, Presidenza del Consiglio Comunale di Roma, Apache Survival Coalition, Wiran Aboriginal Corporation, Menhirs Libres e altri enti internazionali.
Il film viene tradotto in inglese e francese e presentato a Torino, Roma, Carnac e proiettato in numerose sale italiane, rimanendo per tre mesi tra i film più visti in Italia. Viene poi presentato all’ONU di New York e di Ginevra e acquistato da Sky che lo inserisce per più di un anno nella sua programmazione. Il film ha ispirato il romanzo fantasy "Shan" di Anna Maria Bonavoglia.
Nel 2009, in collaborazione con i musicisti Nativi africani Samuel Brice Tjomb e Simone Nyaka del Camerun registra con il LabGraal il CD "Mother Africa" dedicato al Popolo Bassa del Camerun per la difesa del loro luogo sacro Ngog Lituba.
Nel 2013 esce l’album Native, un CD che apre una nuova fase nel lavoro del gruppo. L’album esprime una maturazione di Nattero e del suo ensemble che con questo lavoro rivela ancora di più la sua anima tribale, un Keltic rock permeato da un’atmosfera sciamanica che delinea un nuovo modo di interpretare la musica celtica.
Dalle sue ricerche sulle tradizioni musicali celtiche prendono vita il gruppo di danza Triskel e il Cercle Celtique di Torino, iniziative che lavorano a una riscoperta delle antiche musiche, danze e tradizioni popolari di Bretagna, Scozia, Irlanda e Paesi Occitani.
È promotrice insieme a Giancarlo Barbadoro e agli altri membri del LabGraal del Garage di Arte e Cultura "Nel Segno del Graal", un laboratorio creativo dove musica, danza, teatro, poesia si incontrano per dare voce alle tematiche del mondo dell'ecospiritualità.
È di imminente uscita l’album “The Last Shaman” realizzato in vinile, dedicato a Giancarlo Barbadoro, con suoi brani inediti interpretati al flauto.
Da sempre appassionata alle tradizioni celtiche, è autrice di vari testi sul celtismo e le culture dei Nativi. Ha scritto fra gli altri "Il segreto del Graal" (Ed. Keltia) e "L'Australia che non c'è" (Ed. Triskel). Insieme a Giancarlo Barbadoro è autrice di "Il mistero delle Rune" (Ed. Keltia) e "I Popoli naturali e l'Ecospiritualità" (Ed. Triskel), testo che ha ottenuto l'incoraggiamento delle Nazioni Unite ed è stato tradotto in varie lingue e presentato in convegni mondiali.
Per le edizioni L’Età dell’Acquario ha pubblicato “Rama, antica città celtica” scritto con Giancarlo Barbadoro.
Sempre per la Keltia Editrice ha pubblicato "I Custodi della Porta", un libro in cui ha riversato le sue esperienze con gli animali. Ha pubblicato inoltre, sia per Keltia Editrice che per Editrice Triskel, "L’antico Libro delle Gemme" sui lati sconosciuti dei cristalli. È direttore della rivista online Shan Newspaper e collabora con varie riviste di settore, tra cui Mystery in History della casa editrice Yume. Per Shan Newspaper ha realizzato numerosi servizi esclusivi tra cui l’intervista all’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, i reportages al CERN di Ginevra e all’ONU di New York e di Ginevra, e interviste a personaggi noti nel campo della letteratura, della politica e dell’attivismo in campo umanitario.
Sull’emittente televisiva Rete 7 (canale 13, SKY 825) conduce "SOS Gaia Il pianeta vivo", un programma dedicato all’animalismo, all’ambiente e all’ecospiritualità, a cui partecipano numerosi ospiti nell’ambito dell’impegno umanitario, dello spettacolo e della cultura.
Dal 2020 è direttore artistico di Radio Dreamland, una web radio nata da un’idea di Giancarlo Barbadoro (www.radiodreamland.it) che si occupa di ecospiritulità, antispecismo e scienze d’avanguardia.
Collabora con il periodico La Stampa online (www.lastampa.it) con cui realizza una serie di servizi sul simbolismo dei cristalli, sulla Kemò-vad e sul megalitismo.
La difesa dei diritti degli animali è una delle sue principali attività. Nel 2002 ha fondato "SOS Gaia", Commissione della Ecospirituality Foundation che si dedica all’aiuto agli animali in difficoltà e alla divulgazione di una cultura animalista basata sull’ecospiritualità. SOS Gaia è membro della Federazione Italiana Diritti Animali e Ambiente ed è stata membro della Consulta Animalista della Città di Torino dal 2012 al 2021.
In questo ambito è promotrice di numerose iniziative per la diffusione di una cultura che dia rispetto agli animali e per l’aiuto agli animali in difficoltà.
E' membro del Comitato Etico e Artistico dell'Associazione Vegani Italiani onlus.
Insieme ai rappresentanti delle maggiori sigle dell’animalismo e ambientalismo nazionale ha costituito il Comitato “No agli zoo” che ha promosso la Campagna “No Zoo 2017” portando in piazza migliaia di persone da tutta Italia in una manifestazione nazionale a Torino per protestare contro la riapertura dello zoo torinese e contro tutti gli zoo. La campagna è durata un intero anno fino alla vittoria finale contro ogni previsione poiché era una battaglia che tutti davano per persa.
Il Comitato “No agli zoo”, visti i risultati ottenuti e soprattutto per via di un lavoro fatto sempre in armonia, ha deciso di continuare il lavoro comune e ha dato vita al Tavolo Animali & Ambiente di cui Nattero è portavoce, con l’intento di portare avanti azioni comuni alla difesa degli animali e dell’ambiente. Il Tavolo Animali & Ambiente è formato dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAV, LEGAMBIENTE, LIDA, LIPU, OIPA, PAN, PRO Natura e SOS Gaia.
Il Tavolo Animali & Ambiente partecipa mensilmente al Tavolo di Confronto con il Garante Diritti Animali della Regione Piemonte, coordinato da Enrico Moriconi.
Con SOS Gaia Nattero promuove iniziative tese a divulgare una cultura per la tutela dei diritti degli animali verso una pari dignità uomo-animale, nelle sue sedi di Torino, Roma e Asti. Promuove periodici dibattiti pubblici sul problema dell’animalismo e della tutela degli animali e dell’ambiente e nella sua attività di giornalista divulga le informazioni sulla tutela e il benessere degli animali tramite i media in cui opera.
Nel 2014 pubblica per la Keltia Editrice il libro "I Custodi della Porta - Colloqui col mondo segreto degli Animali", illustrato dalla pittrice Angela Betta Casale, in cui riversa le sue esperienze con quelli che essa definisce "gli esseri straordinari che hanno cambiato la mia vita". Il libro viene presentato nello stesso anno al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Nel 2016 pubblica per le Edizioni Triskel il libro “Tutti Figli di Madre Terra – L’Ecospiritualità nel rapporto con gli animali” scritto con Giancarlo Barbadoro e con l’introduzione di Enrico Moriconi, Garante Diritti Animali della Regione Piemonte. Il libro diventerà un riferimento per il mondo animalista.
Nel 2017 insieme a Giancarlo Barbadoro fonda l’associazione Artists United for Animals, un sodalizio internazionale di artisti, di qualsiasi settore artistico, che intende dare voce agli animali e a divulgare un pensiero antispecista.
Impegnata attivamente nella difesa dei diritti dei Popoli indigeni, è delegata ONU in veste di rappresentante di cinque organizzazioni indigene e autoctone di vari continenti.
Nel 1993 in Arizona inizia la sua collaborazione con la comunità Apache della riserva San Carlos per la difesa della montagna sacra degli Apache, Mount Graham. Con Ola Cassadore, leader della Apache Survival Coalition, e con suo marito Mike Davis intraprende una azione per la difesa di Mount Graham e viene nominata insieme a Barbadoro "rappresentante della Apache Survival Coalition".
La collaborazione continua negli anni successivi con incontri sia in Arizona sia in Italia durante i quali promuove iniziative a sostegno degli Apache e raccolte fondi destinati alla loro lotta in difesa della montagna sacra. Il caso viene portato all’ONU e alla Camera dei Deputati.
Insieme a Giancarlo Barbadoro e ad esponenti di Comunità native di tutti i continenti, nel 2001 fonda la Ecospirituality Foundation, un ente in stato consultativo con le Nazioni Unite impegnato nella salvaguardia delle tradizioni e i luoghi sacri dei Popoli naturali, di cui Nattero è l’attuale presidente.
In quegli anni inizia la sua attività all’ONU partecipando alla Commissione per i Diritti Umani dell’ONU di Ginevra, portando alle Nazioni Unite il caso Mount Graham.
Insieme a Barbadoro presenzia annualmente al Forum dei Popoli indigeni dell’ONU di New York e all’Expert Mechanism on Indigenous People dell’ONU di Ginevra presentando appelli per le comunità che rappresenta.
Nattero e Barbadoro fondano il progetto Ecospiritualità in cui identificano una formula per migliorare il mondo.
Nel 2002 a Carnac in Bretagna, Francia, incontra i rappresentanti dell’associazione Menhirs Libres con i quali attiva una collaborazione per la difesa dei Menhir di Carnac considerati il luogo sacro dei Popoli autoctoni della Bretagna, dal 1990 recintati e resi inaccessibili agli abitanti. Menhirs Libres la nomina insieme a Barbadoro "rappresentante della comunità tradizionale di Menhirs Libres" con delega alle Nazioni Unite.
Alla sessione ONU del 2004 presenta il libro "I Popoli Naturali e l’Ecospiritualità", scritto con Barbadoro e con la leader Apache Ola Cassadore, in un side event del forum. Il libro è stato scritto con l'incoraggiamento delle Nazioni Unite.
All’ONU di New York intraprende una collaborazione per la salvaguardia delle tradizioni native con esponenti di comunità indigene di vari continenti, tra cui Lez Malezer, Presidente del National Congress of Australia’s First Peoples, Gary Murray, Presidente della Wiran Aboriginal Corporation (Australia), Roberto Mucaro Borrero, Presidente della United Confederation of Taíno People (Caraibi).
Nel 2005 viaggia in Australia in occasione di un tour con il LabGraal a Sydney e Melbourne e prende contatto con la comunità aborigena Wamba Wamba. Partecipa con Barbadoro e il LabGraal ad una cerimonia intima aborigena e in quell’occasione viene nominata "Rappresentante del Wiran Aboriginal Corporation" con delega alle Nazioni Unite.
Nel 2006 viene pubblicato per le Edizioni Triskel il suo libro "L’Australia che non c’è" in cui racconta la sua esperienza a contatto con le tradizioni Aborigene.
Con il LabGraal realizza il CD Dreaming, registrato a Melbourne con il musicista aborigeno Jida Gulpilil, album che ottiene l’incoraggiamento dell’ONU, Alto Commissariato per i Diritti Umani.
Nel 2006 inizia una collaborazione con Brice Tjomb, esponente del Popolo Bassa del Camerun, per la difesa della montagna sacra Ngog Lituba. Sempre in quell’anno organizza la visita a Torino della delegazione del Popolo Bassa del Camerun per dare visibilità alla difesa della montagna sacra Ngog Lituba presso le istituzioni locali. Il Mbog Parliément nomina lei e Barbadoro "Rappresentante del Mbog-Parlément del Camerun".
Partecipa annualmente al Permanent Forum on Indigenous Peoples dell’ONU di New York in qualità di delegata della Apache Survival Coalition (Arizona), della Wiran Aboriginal Corporation (Australia), della comunità Menhirs Libres (Bretagna) e del Mbog-Parlément (Camerun) leggendo all’assemblea un appello per le comunità che rappresenta. Durante i lavori del Forum presenta il libro "I Popoli Naturali e l’Ecospiritualità" scritto con Barbadoro e Ola Cassadore, che viene inserito nel catalogo della libreria dell’ONU di New York.
Rosalba Nattero è promotrice di un nuovo filone culturale legato ai cristalli e alle gemme. Il fascino che i cristalli le hanno sempre suscitato la porta ad interessarsi dei loro aspetti sconosciuti. A mezzo del suo lavoro di ricercatrice nell’ambito delle antiche tradizioni e per via dei suoi contatti con medicine-men nativi americani, aborigeni australiani nonché con esponenti delle tradizioni bretoni, sviluppa un metodo di ricerca che determinerà un filone culturale ancora sconosciuto in Italia e che presto dilagherà divenendo una nuova moda.
Nel 1990 la casa editrice Jules Laforgue pubblica la prima edizione del suo libro "L’Antico Libro delle Gemme". Il testo verrà preso a riferimento da molti ricercatori e dopo questa pubblicazione, la prima in Italia sull’argomento, nasceranno innumerevoli altri testi sui poteri sconosciuti dei cristalli.
I suoi contatti con esponenti delle tradizioni nativo-americane e delle culture autoctone del Nord Europa la portano ad avere informazioni preziose ed inedite sull’utilizzo dei cristalli e delle gemme a scopo terapeutico e spirituale. Nei suoi periodici viaggi in Bretagna intraprende gli studi sulla geobiologia sacra con l’aiuto di ricercatori Bretoni a contatto con gli allineamenti megalitici di Carnac, estendendo le sue ricerche anche al potere dei Menhir e dei luoghi megalitici.
Le sue ricerche continuano a Dreamland a contatto con la Natura nel parco naturale della Mandria, Piemonte, dove il LabGraal ha la sua sala prove e dove sorge il grande cerchio di pietre progettato da Barbadoro. A Dreamland conduce periodicamente degli stages sulle proprietà sconosciute dei cristalli e sul potere tellurico dei menhir.
Il periodico La Stampa online le dedica una serie di servizi video a puntate, sia sul potere dei cristalli che sull’energia dei Menhir, in cui Nattero illustra le basi delle tecniche apprese.
Nel 2011 "L’Antico Libro delle Gemme" viene pubblicato, in una riedizione aggiornata ed ampliata, dalle Edizioni Triskel e dalla Keltia Editrice. Nello stesso anno il libro viene presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Negli anni ’80 iniziano i suoi rapporti con le comunità druidiche della Bretagna. I suoi studi nell’ambito del celtismo la conducono insieme a Giancarlo Barbadoro all’incontro con la consorteria druidica della foresta di Brocéliande, da cui apprende la tecnica vocale che riverserà nella sua attività musicale.
Insieme a Barbadoro intraprende viaggi-studio nel Nord Europa in cui incontra le comunità di Scaldi moderni di Oslo e dell’Aia, i Gorsedd druidici della Contea di Meath (Irlanda) e di Inverness (Scozia). Incontri che si riveleranno preziosi per la ricerca sulle antiche tradizioni dei Nativi europei con il contributo di narrazioni relative alle vicende delle antiche culture norrene, che sfoceranno nei saggi "Il Cuore Antico" e "Rama, antica città celtica".
Nel 1986 a Forres (Scozia) partecipa alla fondazione del movimento internazionale New Earth Circle (Cerchio di Nuova Terra), insieme con Barbadoro, Eileen Caddy fondatrice della Findhorn Foundation ed esponenti di movimenti filosofici da varie Nazioni di tutto il pianeta. Il New Earth Circle ha lo scopo di promuovere una meditazione planetaria ogni martedì sera.
Nello stesso periodo incontra a Londra numerosi esponenti di movimenti filosofici interessati a promuovere la meditazione planetaria del New Earth Circle, tra cui Sir George Trevelyan, la principessa russa Helena Moutafian, la baronessa austriaca Edmée Di Pauli e la scrittrice Barbara Cartland, nonna di Lady Diana.
Nel 1987 assume l’incarico di direttore editoriale della rivista Shan International Magazine con uno staff internazionale. La rivista è pubblicata in lingua inglese e viene presentata a Londra in occasione del Festival Mind, Body & Spirit che si tiene alla Royal Horticultural Hall.
Nel 1988 al festival Mind, Body & Spirit di Londra si esibisce in un concerto che segnerà l’inizio dell’attività del LabGraal.
Nello stesso anno presenta la rivista Shan International Magazine a Firenze durante il convegno internazionale "Florence Convocation" a cui partecipa tutta la redazione, formata da redattori provenienti dal Regno Unito, dall’Olanda, dagli USA e dalla Bulgaria.
Sempre nel 1988 partecipa con tutta la redazione di Shan International Magazine al congresso internazionale "Spiritual Renaissance" a Wassenaar, Olanda, a cui intervengono esponenti di movimenti filosofici europei come Elinor Detinger e la baronessa Edmée Di Pauli.
Continuano nel frattempo i contatti annuali con l’Abbé Auffrai di Carnac e con la Comunità Druidica di Paimpont (Bretagna), incontri che si riveleranno preziosi per la divulgazione dell’antica disciplina della Kemò-vad.
Agli inizi degli anni ’90, in Bretagna, si dedica all’apprendimento della tecnica della Kemò-vad e le viene conferito il titolo di "Gopa", insegnante di Kemò-vad.
Nel 2011 fonda insieme a Giancarlo Barbadoro la "Scuola di Kemò-vad Sole Nero" per promuovere l’antica disciplina druidica nelle sue componenti di meditazione, storia, cultura, su specifico mandato della comunità druidica di Brocéliande.
Con la Scuola di Kemò-vad attiva corsi di base e stages alla Palestra di Dreamland, nel Parco della Mandria, presso la Palestra della Scuola Media di Fiano (TO), al Garage di Arte & Cultura di Torino, all’Unitre di Torino e organizza dimostrazioni in parchi pubblici e piazze.
Nell’ambito della Scuola di Kemò-vad promuove il TeatroForum Nemeton, un progetto che si ispira all’antica Arte del Gesto del Teatro Sciamanico.
Nel 2007 vara con Barbadoro il progetto "Rama Vive" per la riscoperta delle tradizioni dei Nativi europei, con particolare attenzione alle tradizioni autoctone del Piemonte.
Insieme a Barbadoro si dedica alla riscoperta del mito dell’antica città di Rama, una città ciclopica che sarebbe esistita in Valle di Susa, Piemonte, in epoche arcaiche. Il risultato delle sue ricerche è espresso nel libro scritto con Barbadoro "Rama Vive" pubblicato da Edizioni Triskel. Il libro viene presentato in numerosi convegni a Torino e provincia insieme al documentario “Rama vive” di Luca Colarelli.
Nel 2009 le ricerche su Rama di Barbadoro e Nattero vengono presentate a Parigi nell’ambito del convegno "Quelques Mystères Anciens" organizzato da Giza for Humanity. Durante il convegno insieme a Barbadoro presenta il progetto Rama Vive.
Nel 2010 presenta al Salone Internazionale del Libro di Torino il saggio "Il Cuore Antico", scritto con Barbadoro, pubblicato dalla Keltia Editrice, in cui sono raccolti due decenni di ricerche sulle culture dei popoli autoctoni dell’Europa. Insieme a Luca Colarelli realizza il documentario "Il Cuore Antico, per non dimenticare", ispirato al libro, che viene presentato in versione inglese all’ONU di New York.
Nel 2013 pubblica per la Keltia Editrice il libro "La mitica Città di Rama" scritto sempre con Barbadoro e nello stesso anno il libro viene presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Nel 2016 Barbadoro e Nattero pubblicano per la casa editrice L’Età dell’Acquario il libro “Rama, antica città celtica”, con una documentazione dei luoghi megalitici del Piemonte. Nel 2021 L’Età dell’Acquario pubblicherà una riedizione del libro, ampliata e riaggiornata con le ultime ricerche di Barbadoro.
Nel 2020 la casa editrice britannica Routledge, specializzata in pubblicazioni accademiche, ha pubblicato il saggio “Contemporary Spiritualities”, un libro che contiene un intero paragrafo sull’operato e le iniziative di Barbadoro e Nattero. Nel 2021, sempre per le Università, viene pubblicata per Mondadori l’edizione italiana dal titolo “Religione sotto spirito”.
Nel 2020 Nattero viene invitata a partecipare all’European Council of Druids, Bards and Poets, formato da gruppi e movimenti druidici di tutta Europa. In quell’ambito partecipa al meeting online (per via della pandemia) per la celebrazione dell’Equinozio di Autunno con una relazione sul New Earth Circle e sull’ecospiritualità.
Nattero è anche invitata a partecipare ai meeting del Druid Order di Londra che si tengono al momento online in occasione dei Solstizi e degli Equinozi.
Nel 2021 Nattero è invitata a partecipare allo Stonehenge Peace Festival 2021 organizzato dall’International Institute For Peace Studies and Global Philosophy. In quell’ambito legge una declaration in cui propone il Nuovo Rinascimento Ecospirituale. Sempre nell’ambito dell’International Institute of Peace Studies and Global Philosophy viene invitata a preparare una relazione sulla figura di Maria Maddalena.
Nattero è anche invitata a prendere parte al World Intellectual Forum www.wiforg.in un prestigioso organismo internazionale il cui scopo è lavorare per la pace nel mondo, a cui Nattero partecipa come rappresentante per l’Italia.
Nei suoi frequenti viaggi nei Paesi celtici per la sua attività musicale, Rosalba Nattero è venuta a contatto con artigiani Bretoni, Scozzesi, Irlandesi e di altri Paesi dell’area celtica. Da questi incontri è nata nel 1990 la Grotta di Merlino, la prima boutique celtica in Italia, quando ancora pochi conoscevano la cultura celtica.I viaggi di Nattero in Arizona e in Australia sono stati occasione di arricchire l’artigianato unendo l’arte aborigena e pellerossa.In breve tempo la Grotta di Merlino è diventata un punto di riferimento in Italia per gli appassionati di celtismo e di tradizioni etniche dove possono trovare una sintesi da tutto il mondo dell’artigianato celtico ed etnico, oltre all’editoria specializzata e alla musica nativa.
La Grotta di Merlino è diventata anche un punto di incontro culturale e spesso si fa promotrice di eventi musicali e artistici sui temi del celtismo e delle tradizioni dei Nativi americani, in collaborazione con il LabGraal e con l’Ecospirituality Foundation.
Dopo la prima boutique di Torino, nel 2002 viene aperta la Grotta di Merlino di Roma e nel 2009 la sede di Asti. Altre ancora sono in preparazione in Italia e all’estero.
Nell’agosto 2019 è venuto a mancare Giancarlo Barbadoro, partner di una vita. Una vita di progetti comuni e di iniziative a tutto campo. Barbadoro ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche una eredità intellettuale immensa, che Nattero ha raccolto con tutte le intenzioni di proseguire il suo lavoro, soprattutto il “Progetto Ecospiritualità” per contribuire a un mondo migliore.
Ha assunto la presidenza della Ecospirituality Foundation e continua l’attività internazionale intrapresa insieme a Barbadoro proseguendo l’opera iniziata con lui nell’intento di far germogliare il seme dell’ecospiritualità negli altri continenti, soprattutto nel continente africano in cui Barbadoro aveva intrapreso una serie di iniziative. Collabora quindi con Ange Yvon Honkonnou che ha fondato la Ecospirituality Foundation Benin e attivato un Museo Virtuale per far conoscere le opere di Barbadoro, nonché la rivista “La Voix des Animaux” per sensibilizzare sul rispetto per gli animali.Collabora inoltre con Paterne Huston Bushunju, responsabile del rifugio per animali abbandonati “Sauvons nos Animaux” che Barbadoro aveva fondato nella Repubblica Democratica del Congo. Prosegue altresì la collaborazione con il poeta camerunense Brice Tjomb per la salvaguardia della montagna sacra del Camerun Ngog Lituba.La sua intenzione di dare seguito all’immenso patrimonio ricevuto, al fine che non venga mai dimenticato, la porta a costruire una serie di opere nell’Ecovillaggio di Dreamland, di cui Barbadoro era il fondatore.
Nattero, con lo stesso intento, ha fondato Radio Dreamland, una web radio visitabile al sito www.radiodreamland.it, secondo un progetto creato con Barbadoro.
Nattero ha anche fondato il Centro Studi Giancarlo Barbadoro www.centrostudibarbadoro.it per portare alla conoscenza di un vasto pubblico tutte le ricerche da lui attivate e per continuare i percorsi di ricerca da lui tracciati.
Al Centro Studi Giancarlo Barbadoro partecipa il Collegio dei Saggi, formato da scrittori, filosofi, attivisti, giornalisti, con lo scopo di continuare le ricerche dell’ispiratore e in quest’ambito è stato istituito il “Premio Internazionale Giancarlo Barbadoro per la Pace, la Cultura e l’Ecospiritualità” che verrà consegnato a personalità italiane e internazionali che si siano distinte per il loro spirito libero e per il loro contributo a un mondo migliore.
Motivata dall’intento di dare seguito all’opera intrapresa da Giancarlo Barbadoro, Nattero insieme al Collegio dei Saggi ha fondato il “Nuovo Rinascimento Ecospirituale” www.rinascimentoecospirituale.eu, un movimento internazionale culturale e di opinione, a cui partecipano tutti coloro che si riconoscono nel Manifesto del movimento, in cui sono espressi i principi basilari dell’ecospiritualità. Tra i prestigiosi firmatari, oltre al gruppo dei promotori figurano filosofi, giornalisti, capi tribali di nazioni native, intellettuali, artisti.La grave perdita subìta con la scomparsa del suo partner di una vita ha portato Nattero a maturare, pur nel dolore, l’intenzione di raccogliere l’immensa eredità intellettuale che le ha lasciato Giancarlo Barbadoro facendo propria la sua missione, quella di dare un contributo per un mondo migliore, per il pianeta e per tutti i suoi abitanti, a qualsiasi specie appartengano.